tag:blogger.com,1999:blog-76918996837952338062024-03-21T16:43:16.230+01:00digiodigiohttp://www.blogger.com/profile/17138831771765361678noreply@blogger.comBlogger215125tag:blogger.com,1999:blog-7691899683795233806.post-9605674130033274782022-06-16T08:59:00.001+02:002022-06-16T08:59:53.405+02:00Cose inaspettate sulla Cina<p> Potrebbero essere cagate propagandistiche, ma magari no</p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfx5zi6V0EekabSJX7poTUFZdnPWYTJIFOanDPLaJPQVEc-BwKuqmT25e9tpS416jNxkTVmfemKT-nxaGOsT351r9xiSl4Xw-uJ2AgdrmH5fRoyCzOBs55hamZEX7vgSXFmyy6G7enbGmmge95MUgKYcYM4kRV9ay8KRvATU9JTb7eFEg1F_f5k1FK/s1536/Homes%20for%20the%20poor%20China%20USA.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1536" data-original-width="1532" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfx5zi6V0EekabSJX7poTUFZdnPWYTJIFOanDPLaJPQVEc-BwKuqmT25e9tpS416jNxkTVmfemKT-nxaGOsT351r9xiSl4Xw-uJ2AgdrmH5fRoyCzOBs55hamZEX7vgSXFmyy6G7enbGmmge95MUgKYcYM4kRV9ay8KRvATU9JTb7eFEg1F_f5k1FK/s320/Homes%20for%20the%20poor%20China%20USA.jpg" width="319" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWnZhwQSaiTqHM-QXwFsWKuHvcMooBncNS-4dPd9HjSFmz-0xZnr6ZItc48mnLDo0ytNPdTdgCOnRrsLtu8xIqGc3v7g9_MgdHnGNSIwUrIbVAzZjFIHn1N4cyuJ2648639ZgoRqNFMJwZdQTQDegpgkZkGPGJimNnjUB3FaovZk3o_W4aMF64w1Wb/s1277/Life%20expectancy%20China%20USA.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="226" data-original-width="1277" height="57" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWnZhwQSaiTqHM-QXwFsWKuHvcMooBncNS-4dPd9HjSFmz-0xZnr6ZItc48mnLDo0ytNPdTdgCOnRrsLtu8xIqGc3v7g9_MgdHnGNSIwUrIbVAzZjFIHn1N4cyuJ2648639ZgoRqNFMJwZdQTQDegpgkZkGPGJimNnjUB3FaovZk3o_W4aMF64w1Wb/s320/Life%20expectancy%20China%20USA.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXKVIYaOJ47WeItBnnU87rHxIrtbT_Fg7urPw5qbBuodisT4sEFmvc_1P0O7CVwUjQX74lOB6dnN4mcNIEn2FvglKuTgQZg-xMyzJJbQB6jK-RPw-8P4JfxSkNFNBuoeMIdWH0ajDNgtGYO4-9rLd3bFu4zWOyKZs4d1j5r9o9gJSgpuUhLMCgOjvw/s1147/Top%20countries%20by%20installed%20wind%20power%20capacity.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="957" data-original-width="1147" height="267" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXKVIYaOJ47WeItBnnU87rHxIrtbT_Fg7urPw5qbBuodisT4sEFmvc_1P0O7CVwUjQX74lOB6dnN4mcNIEn2FvglKuTgQZg-xMyzJJbQB6jK-RPw-8P4JfxSkNFNBuoeMIdWH0ajDNgtGYO4-9rLd3bFu4zWOyKZs4d1j5r9o9gJSgpuUhLMCgOjvw/s320/Top%20countries%20by%20installed%20wind%20power%20capacity.jpg" width="320" /></a></div><br /><p><br /></p>digiohttp://www.blogger.com/profile/17138831771765361678noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7691899683795233806.post-16778281768010346202016-02-10T08:50:00.003+01:002016-11-01T10:48:47.940+01:00La sapienza al contrario <div class="p0" style="margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 150%;">“Chi si accontenta gode”; in verità “chi gode si accontenta” (è molto più contento).</span></div>
</div>
<div class="p0" style="margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<div style="text-align: justify;">
“Non c’è il due senza il tre”; “caso mai è il contrario”, come ha detto mio nipote in quinta elementare, con una lucida e spietata logica “ammazzafolklore” (sarebbe ABC della logica, ma il <i>sapiens </i>di solito annaspa nell’astratto).</div>
<div style="text-align: justify;">
“Non ci sono fatti, solo interpretazioni”; anche qui è l’esatto contrario, proprio a partire dalle interpretazioni che non sono altro che configurazioni sinaptiche (fatti e niente più: i postmoderni si accomodino pure a combattere contro le R.M.F e le T.E.P.); altro problema è poter sapere se tali configurazioni sinaptiche descrivono adeguatamente la configurazione della materia / energia presente o passata alla quale fanno riferimento. Ma per un’evoluzionista (e per un evoluzionista) andare in affanno davanti alle limitazioni cognitive di uno scimpanzè parlante è ridicolo. Il nostro cervello può capire cose come: “Policleto raggiunse una sintesi perfetta di movimento ed equilibrio”, quello di un pipistrello probabilmente non può farlo; viceversa il cervello di un pipistrello può emettere onde sonore per ottenere al buio una descrizione dell’ambiente e il nostro non ne è capace: si tratta delle capacità cognitive degli animali; anche le nostre hanno limiti insuperabili.</div>
</div>
digiohttp://www.blogger.com/profile/17138831771765361678noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7691899683795233806.post-67923929915849466202015-05-23T16:39:00.003+02:002015-05-23T16:39:22.177+02:00Einstein - Why Socialism?<a href="http://monthlyreview.org/2009/05/01/why-socialism/" target="_blank">Interessante articolo</a> di Albert Einstein; la parte più direttamente socialista inizia con le parole "<span style="background-color: #eff1f1; color: #444444; font-family: 'Trebuchet MS', 'Lucida Grande', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 22.3999996185303px;">The economic anarchy of capitalist society".</span>digiohttp://www.blogger.com/profile/17138831771765361678noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7691899683795233806.post-3438880055258937372015-05-01T19:02:00.001+02:002015-05-01T19:11:07.226+02:00Keynesiani e liberisti<span class="Apple-style-span" style="-webkit-composition-fill-color: rgba(130, 98, 83, 0.09375); -webkit-composition-frame-color: rgba(191, 107, 82, 0.496094); -webkit-tap-highlight-color: rgba(26, 26, 26, 0.296875); -webkit-text-size-adjust: auto; font-family: Noteworthy; font-size: 18px; font-weight: bold; line-height: 24px;">È ovvio che i keynesiani trovino materiale per attaccare i liberisti e viceversa. Entrambi sono disperati tentativi teorici e pratici di limitare gli squilibri del capitalismo, che è un sistema inemendabilmente squilibrato. Le due scuole hanno torto entrambe; in certi momenti appaiono più evidenti i torti degli uni, in altri quelli degli altri.</span><br />
<div>
<span class="Apple-style-span" style="-webkit-composition-fill-color: rgba(130, 98, 83, 0.09375); -webkit-composition-frame-color: rgba(191, 107, 82, 0.496094); -webkit-tap-highlight-color: rgba(26, 26, 26, 0.296875); -webkit-text-size-adjust: auto; font-family: Noteworthy; font-size: 18px; font-weight: bold; line-height: 24px;">Dato che l'era da Thatcher (<i>iron lady</i> R.I.P. <i>rust in peace</i>) e Reagan in poi è l'era della libera circolazione dei capitali e dell'attacco alla funzione economica dello stato (cfr. in Italia la separazione Tesoro Banca d'Italia) consegue che i keynesiani oggi hanno buon gioco a sbeffeggiare (le idee de)i liberisti, i quali o tacciono o dicono cazzate, mostrando di non temere il ridicolo (ad esempio indicando le idee di Lord Keynes come responsabili delle bolle causate da immissione di liquidità nel circuito finanziario). In questo momento essere keynesiani consente di mentire di meno; ecco perché essi sono molto più simpatici, a prima vista.<span class="Apple-style-span" style="-webkit-composition-fill-color: rgba(130, 98, 83, 0.0898438); -webkit-tap-highlight-color: rgba(26, 26, 26, 0.292969);"> D'altra parte pensare che lo Stato possa agire razionalmente in profondità nell'economia è un'idea assurda, figlia dell'ignoranza del materialismo storico (ignoranza già propria dell'elegante Lord). Non che i keynesiani non sappiano recitare qualche paginetta del capitolo su Marx del loro manuale liceale, ma capire la filosofia sta su un altro pianeta. Ne dovrebbero mangiare di krauti di Treviri... </span><span class="Apple-style-span" style="-webkit-composition-fill-color: rgba(130, 98, 83, 0.0898438); -webkit-tap-highlight-color: rgba(26, 26, 26, 0.292969);">Poi, certo, qualcuno di loro sa anche la verità, ma essendo piuttosto evidente che oggi il marxismo politicamente non ha alcunché da offrire, il tentativo è quello di aspirare al male minore. Non è escluso, in effetti, che qualche deciso intervento dello stato potrebbe lenire la miseria di qualcuno e limitare gli squilibri più schifosi, ma fino a quando si resterà in un sistema di rapporti sociali che imbrigliano la produzione, sottomettendola alle aspettative di profitto (nel corso di una tendenza pluridecennale alla caduta del saggio di profitto), le speranze di un vero riscatto per la specie ingiustamente autoproclamatasi sapiens sono inesistenti. E poiché i rapporti di produzione non cambiano da soli, ce li terremo di sicuro per molti decenni ancora.</span></span></div>
<span class="Apple-style-span" style="-webkit-composition-fill-color: rgba(130, 98, 83, 0.09375); -webkit-composition-frame-color: rgba(191, 107, 82, 0.496094); -webkit-tap-highlight-color: rgba(26, 26, 26, 0.296875); -webkit-text-size-adjust: auto; font-family: Noteworthy; font-size: 18px; font-weight: bold; line-height: 24px;">
</span>digiohttp://www.blogger.com/profile/17138831771765361678noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7691899683795233806.post-56064896077833776672015-03-10T09:28:00.001+01:002015-04-07T09:30:47.022+02:00A big load of horse crap“Con l’aumentare del capitale complessivo cresce, è vero, anche la sua parte costitutiva variabile ossia la forza-lavoro incorporàtale, ma cresce in proporzione costantemente decrescente”.<br />
[Il barbuto di Treviri]<br />
<br />
Chi parla di politica senza aver capito questo produce solo <i>a big load of horse crap</i>. E' l'aumento della composizione organica del capitale, infatti, che provoca la caduta del saggio di profitto, le economie di scala crescente, la globalizzazione, le sovrapproduzioni (di valori di scambio), quindi le crisi e la povertà (contestuale al progresso scientifico e tecnologico). Senza un cambiamento dei rapporti produttivi (che non vedrò mai, lo so, ma in fondo mi interessa solo capire) non ci sarà mai equilibrio, mai pace.digiohttp://www.blogger.com/profile/17138831771765361678noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7691899683795233806.post-78222059357249111072015-03-04T13:12:00.001+01:002015-03-04T13:12:21.540+01:00Neoclassici, prima o poi spariranno<span class="Apple-style-span" style="-webkit-composition-fill-color: rgba(175, 192, 227, 0.230469); -webkit-composition-frame-color: rgba(77, 128, 180, 0.230469); -webkit-tap-highlight-color: rgba(26, 26, 26, 0.296875); -webkit-text-size-adjust: auto; color: #444444; font-family: 'PT Sans Caption'; font-size: 12px; line-height: 19px;">Il salario, d’altra parte, ha due aspetti, e ciò determina una contraddizione tra il livello microeconomico e il livello macroeconomico. Al singolo capitalista il salario appare come un costo di produzione, che come qualsiasi altro costo di produzione egli cercherà di minimizzare; ma per il sistema economico nel complesso i salari sono potere d’acquisto, anzi la parte più consistente del potere d’acquisto complessivo, potere d’acquisto mediante il quale le merci prodotte potranno, o non potranno, essere acquistate. Se i salari sono bassi, sarà possibile che non tutte le merci prodotte vengano vendute e vi saranno difficoltà nella realizzazione dei profitti.</span><div>
<span class="Apple-style-span" style="-webkit-composition-fill-color: rgba(175, 192, 227, 0.230469); -webkit-composition-frame-color: rgba(77, 128, 180, 0.230469); -webkit-tap-highlight-color: rgba(26, 26, 26, 0.296875); -webkit-text-size-adjust: auto; color: #444444; font-family: 'PT Sans Caption'; font-size: 12px; line-height: 19px;"><br /></span></div>
<div>
<span class="Apple-style-span" style="color: #444444; font-family: 'PT Sans Caption';"><span class="Apple-style-span" style="-webkit-composition-fill-color: rgba(175, 192, 227, 0.230469); -webkit-composition-frame-color: rgba(77, 128, 180, 0.230469); -webkit-tap-highlight-color: rgba(26, 26, 26, 0.292969); -webkit-text-size-adjust: auto; font-size: 12px; line-height: 19px;">Basterebbe questo bel capoverso di Giorgio Lunghini per buttare a mare tutta la produzione neoclassica.</span></span></div>
digiohttp://www.blogger.com/profile/17138831771765361678noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7691899683795233806.post-27715865047828222352015-01-21T09:27:00.003+01:002015-01-21T09:27:16.267+01:00Stragi<div class="p0" style="margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="line-height: 24px;">La Nato, anche con i soldi delle mie tasse, ha assassinato negli </span><span style="line-height: 24px;">ultimi 25 anni migliaia di persone (bambini compresi), durante le operazioni di </span><span style="line-height: 24px;">occupazione dell’Asia centrale finalizzate al controllo delle fonti energetiche </span><span style="line-height: 24px;">(presumibilmente in funzione anti-cinese). Il dato non è negato da alcuna fonte </span><span style="line-height: 24px;">(nemmeno da quelle della Nato - cfr. ad esempio dati Isaf-Civcas e simili), però è </span><span style="line-height: 24px;">discusso, perché si ignora se le migliaia di persone assassinate siano decine di... o </span><span style="line-height: 24px;">centinaia di...</span></div>
<div class="p0" style="margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt; text-align: justify;">
<span style="line-height: 24px;">Ma gli omicidi di Stato sono da sempre giustificati, <a href="http://ddigio.blogspot.it/2015/01/seneca-contro-gli-omicidi-di-stato_14.html" target="_blank">quando non esaltati</a>. D'altra parte c</span><span style="line-height: 24px;">hi crede nelle ideologie “<i>enduring freedom</i>"<i> style</i> può guardare, anche cursoriamente, </span><span style="line-height: 24px;">il sussidiario delle elementari (per capire cos’è la storia).</span></div>
digiohttp://www.blogger.com/profile/17138831771765361678noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7691899683795233806.post-21346745865758661112015-01-14T10:01:00.001+01:002015-01-14T12:31:42.535+01:00Seneca contro gli omicidi di StatoBrano durissimo contro lo Stato; il testo risulta anacronistico nell'aggettivo "gloriosum" della prima riga; infatti oggi si danno nomi comici alle stragi, ad esempio <i>Enduring freedom</i> (sotto si può leggere la glossa letterale italiana)<br />
<br />
Homicidia conpescimus et singulas caedes: quid bella et occisarum gentium gloriosum scelus? Non avaritia, non crudelitas modum novit. Et ista quamdiu furtim et a singulis fiunt minus noxia minusque monstruosa sunt: ex senatus consultis plebisque scitis saeva exercentur et publice iubentur vetita privatim. Quae clam commissa capite luerent, tum quia paludati fecere laudamus. Non pudet homines, mitissimum genus, gaudere sanguine alterno et bella gerere gerendaque liberis tradere, cum inter se etiam mutis ac feris pax sit. Adversus tam potentem explicitumque late furorem operosior philosophia facta est et tantum sibi virium sumpsit quantum iis adversus quae parabatur accesserat.<br />
<br />
<br />
Reprimiamo gli omicidi e gli assassini singoli: e allora cosa (dire) delle guerre e del vanaglorioso crimine dello sterminio di popolazioni? L’avidità, la crudeltà non conoscono misura. E finché queste (stragi) sono compiute di nascosto e da singoli individui sono meno nocive e meno mostruose: azioni atroci vengono compiute sulla base di decreti del senato e di decisioni del popolo e si comanda in nome dello stato quello che è proibito in privato. Quei delitti che, compiuti di nascosto, verrebbero puniti con la pena di morte, noi li approviamo perché li hanno commessi (uomini) in divisa militare. Gli uomini, che pure sono una specie mitissima, non si vergognano di godere delle reciproche stragi, di condurre guerre e di tramandarle ai figli da continuare, mentre persino le bestie e le fiere mantengono la pace tra di loro (qui vuole dire che i conflitti intraspecifici tra gli animali sono molto rari – cosa in realtà non vera). Contro un furore così potente e ampiamente diffuso la filosofia è diventata più operosa e ha assunto tante forze quante avevano acquisito quei mali contro i quali si preparava (a combattere) [lett. “ha assunto tanto di forze quanto si era aggiunto a quei mali contro i quali (la filosofia) veniva preparata (a combattere)”].digiohttp://www.blogger.com/profile/17138831771765361678noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-7691899683795233806.post-46368595108210630682014-12-28T21:13:00.002+01:002014-12-28T21:22:43.009+01:00Il latte e l'evoluzione<div style="text-align: left;">
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; text-align: justify;">Mi sono imbattuto nell'argomentazione anti-vegana secondo la quale sarebbe erroneo </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; text-align: justify;">sostenere che è innaturale e dannoso per gli umani bere il latte da adulti (e infatti gli altri mammiferi non lo fanno), perché, grazie ad alcune mutazioni, una buona parte degli umani ha sviluppato la capacità di digerire il lattosio anche da adulto (capacità che manca al 65% dell'umanità e a tutti gli altri mamimferi).</span></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">L'argomentazione, ancorché sofisticata, è fallace dal punto di vista di una interpretazione corretta dell'evouzionismo. <span style="line-height: 18.9149990081787px;">I genetisti ci dicono che numerose popolazioni, grazie ad alcune mutazioni (diverse a seconda delle popolazioni), hanno sviluppato la capacità di digerire il lattosio anche da adulti; l'alternativa, quando queste mutazioni sono state selezionate in quanto "migliorative", sarebbe stata l'estinzione della popolazione. La natura seleziona il meno peggio, non il meglio ipotizzabile. Il meno peggio era chi riusciva a nutrirsi di latte da adulto; il meglio ipotizzabile sarebbe stato chi avesse eventualmente potuto trarre vantaggi identici o addirittura maggiori nel bere il latte piuttosto che nell'evitare di farlo (cibandosi di altro); e ciò non è affatto dimostrato. Il problema era che l'altro cibo, in certi momenti, non era a disposizione (o per lo meno non lo era altrettanto facilmente quanto lo era il latte presso popolazioni dedite alla pastorizia).</span></span></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; text-align: justify;">
<span style="font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px; text-align: start;">P.S. la lotta tra le aziende lattiero casearie e gli studiosi vegani è priva di interesse per me, tanto più che amo il latte fresco intero (possibilmente non pastorizzato), la panna fresca e tutti i tipi di formaggi.</span></div>
digiohttp://www.blogger.com/profile/17138831771765361678noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7691899683795233806.post-26862234531498709912014-11-10T16:01:00.000+01:002014-11-10T16:29:02.871+01:00Approfondimenti al Curie<div class="p0" style="margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
Elenco dei corsi che proporrò durante la settimana degli approfondimenti del Liceo "Curie":<br />
<br /></div>
<div class="p0" style="margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<span style="font-size: 12pt;">1) </span><span style="font-size: 12pt;">Teoria</span><span style="font-size: 12pt;"> e pratica</span><span style="font-size: 12pt;"> dei sistemi di scrittura</span><span style="font-size: 12pt;">.</span></div>
<div class="p0" style="background: rgb(255, 255, 255); line-height: 150%; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; font-size: 12pt; letter-spacing: 0pt;">2) </span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; font-size: 12pt; letter-spacing: 0pt;">Filogenesi</span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; font-size: 12pt; letter-spacing: 0pt;"> del linguaggio umano (l’origine del linguaggio umano naturale).</span></div>
<div class="p0" style="margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background: rgb(255, 255, 255); font-size: 12pt; letter-spacing: 0pt;">3) O</span><span style="background: rgb(255, 255, 255); font-size: 12pt; letter-spacing: 0pt;">ntogenesi del linguaggio</span><span style="background: rgb(255, 255, 255); font-size: 12pt; letter-spacing: 0pt;"> umano (lo sviluppo del linguaggio nel bambino).</span></div>
<div class="p0" style="margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<span style="font-size: 12pt;">4) La teoria della crisi in Marx.</span><span style="font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="p0" style="margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;">
<br />
I primi tre sono versioni abbreviate, ma non semplificate, di seminari accademici tenuti o che terrò a Cremona per l'Unipv.</div>
digiohttp://www.blogger.com/profile/17138831771765361678noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7691899683795233806.post-28617066093360948062014-09-14T12:01:00.001+02:002014-09-14T12:01:35.378+02:00Economia e strategia<div style="text-align: justify;">
C'è un livello strategico (politico internazionale e quindi anche militare) che, pur essendo in ultima analisi determinato dalla struttura economica, non è affatto direttamente causato dall'economia. Questa ovvia e banale osservazione sfugge ai "no euro", anche quelli più preparati, pur tanto bravi nello svelare le fandonie del potere (Bagnai). Quelli più o meno marxisti (MPL) comprendono questo livello; il loro errore consiste, a mio avviso, nel ritenere possibile la strumentalizzazione della questione per un fine più elevato (cioè il mutamento dei rapporti di produzione, che in effetti è l'unica soluzione per l'umanità).</div>
digiohttp://www.blogger.com/profile/17138831771765361678noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7691899683795233806.post-40436822143152058102014-08-31T15:59:00.001+02:002014-08-31T16:08:29.193+02:00Teoria del valore e crisi<div style="text-align: justify;">
Con la prova per assurdo della teoria del valore-lavoro (che peraltro non è l'unica), Marx ha volato molto alto; quelli che pensano di confutare la sua limpida e splendida logica con il volo delle galline delle loro inutilmente complicate tabelle, non hanno nemmeno capito di cosa si stia parlando. Premessa indispensabile è tenere in considerazione la differenza tra valore d’uso e valore di scambio. Seeeembra facile.</div>
<br />
Ecco tale prova riassunta nelle parole di Ernest Mandel:<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
"Immaginiamo per un attimo una società in cui il lavoro umano vivente fosse completamente scomparso, cioè una società in cui tutta la produzione fosse stata automatizzata al 100%. (...) Immaginiamo questo fenomeno spinto alle sue estreme conseguenze. Il lavoro umano è totalmente eliminato da tutte le forme della produzione, da tutti i servizi. Può il valore continuare ad esistere in queste condizioni? Cosa sarebbe una società in cui nessuno avesse più redditi, ma in cui le merci continuassero ad avere valore e a essere vendute? Una tale situazione sarebbe chiaramente assurda. Si produrrebbe un'immensa quantità di prodotti la cui produzione non creerebbe alcun reddito, poiché nessun essere umano sarebbe intervenuto in questa produzione. Ma si vorrebbero "vendere" questi prodotti per i quali non vi sarebbe più alcun compratore! E' evidente che in una simile società la distribuzione dei prodotti non si effettuerebbe più sotto forma di vendita di merci, vendita resa d'altronde anche assurda a causa dell'abbondanza generata dall'automazione totale. In altri termini, la società in cui il lavoro umano è totalmente eliminato dalla produzione, nel senso più generale del termine, compresi i servizi, è una società in cui il valore di scambio è egualmente scomparso. Nel momento in cui il lavoro umano è scomparso dalla produzione assistiamo alla contemporanea scomparsa del valore: questo a riprova della giustezza della teoria del valore-lavoro".</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
C'è una complicazione concernente i consumi dei capitalisti, ma in ultima analisi sposta di ben poco la questione.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Ci sono inoltre i dettagli tecnici del problema della trasformazione dei valori in prezzi, falso problema risolto una volta per tutte da circa trent'anni da Guglielmo Carchedi, Alan Freeman, Andrew Kliman et alii con la TSSI (<i>temporal single-system interpretation of Karl Marx's value theory</i>).</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
La teoria del valore-lavoro è di importanza cruciale perché, a causa del progresso tecnologico e quindi dell'espulsione di forza-lavoro (unica controtendenza invocata dai borghesi: consumismo sfrenato), porta obbligatoriamente alla caduta del saggio di profitto, dato che appunto la valorizzazione del capitale viene dal lavoro vivo e non dal capitale costante (con il tentativo, che alla fine sarà vano, della globalizzazione come controtendenza), quindi alle economie di scala, alla concentrazione di capitali (ogni giorno chiudono aziendine), quindi alla sovrapproduzione di capitali e merci (Oddio: la deflazione!) e alle crisi periodiche.</div>
<br />digiohttp://www.blogger.com/profile/17138831771765361678noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7691899683795233806.post-53741396614191457042014-08-08T11:17:00.001+02:002014-08-08T11:17:42.326+02:00Libero arbitrio<a href="http://www.lescienze.it/archivio/articoli/2014/08/04/news/un_mondo_senza_libero_arbitrio-2232111/?ref=nl-Le-Scienze_08-08-2014" target="_blank">Libero arbitrio?</a><br />
<div style="text-align: justify;">
Eppure non dovrebbe essere così difficile capire che le ipotesi filosofico-scientifiche sulla coscienza non devono avere nulla a che fare con la giurisprudenza. Credo che sul determinismo e sull'assoluta necessità di ciò che facciamo ci sia poco da dubitare; e non (solo) perché ci domina l'inconscio, bensì perché il mondo non subatomico (e i neuroni - e la pancia - vi appartengono a pieno titolo) non ha mai concesso alcun indizio di libertà. Nessuno è colpevole di alcunché, ma gli imbroglioni e gli psicopatici vanno bloccati. Cosa c'è di difficile? Boh...</div>
digiohttp://www.blogger.com/profile/17138831771765361678noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7691899683795233806.post-6478048205368990642014-06-06T18:09:00.004+02:002014-06-06T18:14:07.234+02:00Crisi<div style="text-align: justify;">
Squilibri e crisi sono sistematiche: <a href="http://www.resistenze.org/sito/os/ec/osec8m25-004078.htm" target="_blank">articolo del professor Luciano Vasapollo</a>. Cfr., del medesimo autore, <i>La crisi del capitale</i>, Jaca Book, 2009 (nella prefazione del quale compare, a p. 34, più o meno l'articolo al precedente <i>link</i>).</div>
digiohttp://www.blogger.com/profile/17138831771765361678noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7691899683795233806.post-34899954579879482802014-04-10T14:23:00.002+02:002014-04-10T14:24:00.567+02:00L'accoglienza pelosa<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;">L'ideologia che esalta la libera circolazione del capitale variabile è funzionale al capitale. Altra cosa sarà il viaggio e la migrazione quando i rapporti di produzione saranno incentrati sull'uomo e non sul profitto.</span></div>
digiohttp://www.blogger.com/profile/17138831771765361678noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7691899683795233806.post-23369214443016234332014-04-09T11:29:00.002+02:002014-04-09T11:30:41.814+02:00Neutralismo de che?<div style="text-align: justify;">
Che molte mutazioni siano irrilevanti poteva stupire negli anni Sessanta e indurre a, comunque ingiustificati, pensieri anti-darwiniani. Oggi si sa che un po' di <i>junk DNA</i> lo è effettivamente (per esempio gli ex geni), per cui che problema c'è (le mutazioni irrilevanti grazie alla ridondanza del codice penso fossero già note)?</div>
<div style="text-align: justify;">
Di più: il neutralismo di Kimura, cioè il non selezionismo, può avere senso solo <i>ceteris paribus</i>. Infatti, se valesse anche <i>ceteris non paribus</i>, diverrebbe illogico, perché l'adattazionismo è una tautologia e, se cerco di negare una tautologia, incorro nell'illogicità.</div>
digiohttp://www.blogger.com/profile/17138831771765361678noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7691899683795233806.post-49152835467899030732014-01-16T21:20:00.000+01:002014-01-16T21:20:38.039+01:00Noterelle per il piccolo traduttore<div style="text-align: center;">
Noterelle per il piccolo traduttore dal greco antico</div>
<div align="CENTER" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="CENTER" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Molti dei seguenti consigli valgono anche per tradurre dal latino</div>
<div align="CENTER" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
- prestate attenzione (προσέχετε τὸν νοῦν) alla lettura (sperando che l’insegnante abbia capito il testo),</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
- rileggete il testo da soli, anche due o tre volte, anche senza capire (il cervello ha parti che lavorano a vostra insaputa, non sto scherzando),</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
-siate meticolosi nell’utilizzo del vocabolario; controllate spiriti e accenti; abituatevi al controllo della tavola delle abbreviazioni del vocabolario,</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
- se non hanno l’articolo i nominativi e gli accusativi possono essere (e molto molto spesso sono) complementi predicativi; esistono anche i predicativi dell’oggetto indiretto (per esempio con χράομαι + due dativi: mi servo di qualcosa/ come…, ad esempio “mi servo di te come fattorino”),</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
- se c’è una coordinazione (per esempio con καί, οὔτε, μέν… δέ e simili) prima di avventurarvi in ipotesi sconclusionate dovete provare a duplicare predicati, soggetti e complementi nella seconda frase,</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
esempio dall'<i>Apologia di Socrate</i> (genitivo oggettivo) di Platone (genitivo soggettivo):</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
[18a] ... πρῶτον μὲν οὖν δίκαιός εἰμι ἀπολογήσασθαι, ὦ ἄνδρες Ἀθηναῖοι, πρὸς τὰ πρῶτά μου ψευδῆ κατηγορημένα καὶ τοὺς πρώτους κατηγόρους, ἔπειτα δὲ πρὸς τὰ ὕστερον καὶ τοὺς [18b] ὑστέρους.</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
prima riconosco lo scheletro grazie a πρῶτον μὲν ed ἔπειτα δὲ; poi vedo che, mentre nella prima frase c'è πρὸς τὰ πρῶτά QUALCOSA, nella seconda c'è πρὸς τὰ ὕστερον NULLA. Non sarà forse il caso di sottintendere QUALCOSA anche nella seconda? Lo stesso discorso vale per τοὺς πρώτους... e τοὺς ὑστέρους... Sembra ovvio, ma non lo è, come mostrano gli errori di molti nelle verifiche scritte,</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
la traduzione di questo passo dell'<i>Apologia</i> è:</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
“dunque è giusto che io mi difenda, o uomini ateniesi, inizialmente (<span style="font-size: 11pt;">πρῶτον</span>) dalle prime accuse false rivolte contro di me (lett. “dalle prime cose false accusate contro di me”) e dai primi accusatori, poi dalle (accuse) successive e dai [18b] successivi (accusatori)”,</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
- più in generale quindi prestate attenzione ai SOLITI PARALLELISMI μέν… δέ; ὢς ἐπὶ + x … ὢς ἐπὶ… + y, <i>etc</i>.,</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
- i participi a volte sono anche nomi <i>tout court</i>, il vocabolario aiuta,</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
- gli errori di morfologia verbale non li considero proprio, dovete eliminarli e basta; anche perché sul vocabolario si trovano praticamente tutte le forme (per lo meno alle prime persone),</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
- ripassate dunque anche le cose banali (quali ad esempio le declinazioni); ripassate i paradigmi dei verbi usuali o che presentano forme omonime (cioè omofone e omografe; vorrei dare per scontato che non confondiate le forme solo simili),</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
- a volte la filosofia (e gli antichi in generale) è controintuitiva; ma a certe affermazioni è difficile arrivare; se c'è qualcuno che lavora la lana e un participio di un verbo che significa “bagnare”, sarà l'operaio che bagna la lana per lavorarla NON l'operaio che si bagna prima di lavorare la lana (esempio tratto da un errore reale; a me non sarebbe mai venuta in mente una cosa del genere: non ho sufficiente fantasia),</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
- esistono i genitivi partitivi, utilizzabili, in greco, anche laddove in italiano sono da togliere senza esitazioni,</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
- anche quando siete sicuri di conoscere il significato di una parola, se siete in difficoltà, cercate quella parola sul vocabolario, anche declinata,</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
- molto spesso bisogna procedere così: bisogna cercare di intuire cosa può voler dire l'autore e poi si traduce; si lavora cioè tramite un’ipotesi traduttiva (operazione euristica); i testi hanno quasi sempre coerenza di contenuti,</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
allo stesso modo lavorano gli investigatori e gli scienziati (ecco: forse serve a qualcosa tradurre testi che qualcun altro ha già tradotto, anche molto meglio di noi): l’investigatore ricostruisce un’immaginaria scena del crimine, poi controlla che le risultanze oggettive siano compatibili con la scena; se alla fine tutte le risultanze sono compatibili SOLO con quella scena, si chiamano prove,</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
- nella traduzione, fuor di metafora, le prove dell’ipotesi traduttiva sono generi, numeri, casi, tempi, modi, persone, significati lessicali. Bisogna chiedersi: la mia traduzione è compatibile con la grammatica e il lessico dell’originale? A volte la risposta è no, ma l’intuizione sul significato della frase può essere a grandi linee valida; in questo caso bisogna correggere i dettagli. A volte bisogna invece buttare l’ipotesi giù dal Taigeto e sforzarsi di farne saltare fuori un’altra (che, vista la fine della prima, sarà alquanto timorosa, ma non c’è altra scelta),</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
- l’unica parola che potete buttare nel cesso (lo so, sono sempre così aulico...) è δή (e nemmeno sempre),</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
- se non c’è un buon motivo di spostare le parole, esse non vanno spostate. I soggetti si spostano spesso (l’italiano è SVO nelle frasi non marcate, senza dislocazioni, del tipo: “tua sorella l’ha vista mia madre, io ho visto tuo fratello”; nelle versioni è difficile trovare frasi del genere, al limite del substandard, per i parrucconi in particolare),</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #ffffcc; color: #333333; font-family: Georgia, serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
- è possibile, sopratutto in Platone, dover mettere in italiano articoli determinativi dove non ci sono in greco; ma non è frequente; soprattutto è vietato farlo quando la traduzione è palesemente migliore senza articolo determinativo.</div>
<div>
<br /></div>
digiohttp://www.blogger.com/profile/17138831771765361678noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7691899683795233806.post-59850348342710857442014-01-12T09:57:00.001+01:002014-01-12T09:58:17.622+01:00Sovranismo ed europeismo<div style="text-align: justify;">
<a href="http://sebastianoisaia.wordpress.com/2014/01/10/jacques-attali-e-il-miglior-governo-del-mondo/" target="_blank">Il lucido punto di vista umano</a> (di Sebastiano Isaia). Commenterei dicendo che il sovranismo di sinistra fa ridere, l'europeismo fa piangere; la miseria teorica di chi non accetta il materialismo storico e le verità palmari che abbiamo sotto gli occhi...</div>
digiohttp://www.blogger.com/profile/17138831771765361678noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7691899683795233806.post-54831288568975546822014-01-10T20:14:00.001+01:002014-04-05T17:38:47.071+02:00Libero arbitrio<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.lescienze.it/news/2014/01/04/news/libero_arbitrio_emergennza_propriet_leggi_natura-1950046/?ref=nl-Le-Scienze_10-01-2014" target="_blank">Interessante intervento</a> della fisica teorica Sabine Hossenfelder. Sono contento che la burla del libero arbitrio basato sulla meccanica quantistica sia smentita da una fisica (non è l'unica, ormai da anni trovo interventi di questo tenore, ma la <i>vulgata </i>è dura a morire). L'articolo parte bene, poi fa confusione, comunque, proprio ignorando l'emergenza.</div>
digiohttp://www.blogger.com/profile/17138831771765361678noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7691899683795233806.post-2663465987875486822014-01-06T12:27:00.002+01:002014-01-06T12:27:31.613+01:00Brancaccio<div style="text-align: justify;">
Non sono keynesiano ma è bello vedere <a href="http://www.youtube.com/watch?v=zSycNXKzBM0" target="_blank">Emiliano Brancaccio</a> che polverizza Draghi (e quindi le "politiche" di PD, exPDL e stampa collegata). La prolusione è stata tenuta a Roma il 16 dicembre 2013, alla Camera dei Deputati, presso il Palazzo dei Gruppi.</div>
digiohttp://www.blogger.com/profile/17138831771765361678noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7691899683795233806.post-87742898577719893472014-01-04T23:00:00.005+01:002014-01-04T23:00:39.776+01:00stati europei<a href="http://www.stern.de/wissen/quiz-landkarte-wo-liegt-nochmal-slowenien-2075418.html" target="_blank">Quiz</a><br />digiohttp://www.blogger.com/profile/17138831771765361678noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7691899683795233806.post-6734847033580873852013-12-10T20:26:00.001+01:002013-12-10T20:28:26.469+01:00Marx batte Keynes<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><a href="http://sebastianoisaia.wordpress.com/2013/11/15/maledetti-tedeschi-la-germania-accerchiata-dagli-amici/" target="_blank">Magistrale intervento</a> di Sebastiano Isaia. <span style="font-size: 12pt;">Marx batte Keynes; il </span><span style="font-size: 12pt; font-style: italic;">mainstream </span><span style="font-size: 12pt;">è fuori competizione teorica per insufficienza neuronale e/o mercenarismo. I pigri possono partire da poco sopra la metà: "Paul Krugman si è fatto portavoce"...</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: 12pt;">Dedicato a chi si ostina a pensare che la politica siano le farse del PD o di quegli altri e che leggendo i quotidiani si possa capire qualcosa del mondo.</span></div>
digiohttp://www.blogger.com/profile/17138831771765361678noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7691899683795233806.post-17482800191080272902013-11-09T09:29:00.001+01:002014-01-11T23:30:52.782+01:00Vox clamans in deserto<span style="text-align: justify;">Capitale variabile a spasso (40% di disoccupazione giovanile
in Italia) e capitale costante immobilizzato. Intanto alcune decine di migliaia
di persone al mondo sono sempre più ricche. Vi piacciono questi rapporti di
produzione? Teneteveli!</span>digiohttp://www.blogger.com/profile/17138831771765361678noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7691899683795233806.post-15197146192138328542013-10-10T19:23:00.003+02:002013-10-10T19:24:11.917+02:00Là in fondo, oltre il lago<div style="text-align: justify;">
"Là in fondo, oltre il lago, ci sono animali che puoi mangiare" <i>vs</i>. ""Là in fondo, oltre il lago, ci sono animali che ti possono mangiare".</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma davvero abbiamo bisogno di altro per stroncare l'antidarwinismo linguistico?</div>
digiohttp://www.blogger.com/profile/17138831771765361678noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7691899683795233806.post-8333611027215005732013-10-07T17:46:00.003+02:002013-10-10T21:26:15.171+02:00Contro il relativismo (non quello etico) e contro le metafore di Lakoff<div style="text-align: justify;">
La scienza e la matematica più avanzate sono in grado di prevedere come il mondo si comporterà in termini che, se le teorie non descrivessero la realtà, sarebbero il prodotto di un'incredibile coincidenza. Come ha osservato Richard Dawkins, anche il più ferreo relativista si recherà al prossimo convegno universitario volando su un <i>jet</i> progettato secondo le metafore della fisica moderna, non su un tappeto volante progettato secondo una qualche metafora rivale.</div>
<div style="text-align: right;">
[Steven Pinker]</div>
digiohttp://www.blogger.com/profile/17138831771765361678noreply@blogger.com0