Nei gusti e nei rapporti personali (e probabilmente in tutti quei campi in cui, linguisticamente parlando, il soggetto è esperiente) la soggetttività è anche, immediatamente, oggettività: se parlare con te SEMBRA A ME “la cosa più bella”, DI FATTO ciò È la cosa più bella (per me!). Invero ogni soggettività (non solo quella dei gusti e dei rapporti personali) è oggettività sinaptica (in futuro misurabile), solo che non sempre ciò che si pensa è congruente con la realtà. “La cosa più bella” è l’inoppugnabile κάλλιστον saffiano; inoppugnabile perché “κῆν’ὄττω τις ἔραται” copre oggettivamente tutto (esperienza, persona, oggetto, vicenda che sia). Cioè penso che Saffo, con la sua giusta professione di relativismo dei gusti, implicitamente dia ragione anche a quelli che preferiscono i cavalieri o i fanti o qualsiasi altra cosa.
Sunday, 13 February 2011
di relativismo, soggettività e Saffo
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