Wednesday, 5 January 2011

Una sorta di immoralità


Credere nella democrazia dopo quasi 100 anni di ininterrotta congruenza tra i dati empirici e le teorie di Stato e rivoluzione è immorale (non intendo dire che l’anomalia italiana non vada risolta: una rappresentanza borghese efficiente potrebbe dare qualche soddisfazione a tutti).

D’altra parte credere che la soggettività rivoluzionaria sia un prodotto storico oggettivo è un chiaro errore (Bordiga e i suoi seguaci che ne hanno tratto le conseguenze ovvie stanno a dimostrarlo col loro fallimento).


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