Sunday 19 December 2010

Evasione fiscale


Pubblico un calcolo sull'evasione fiscale in Italia, perché non è più disponibile sul sito dal quale l'avevo preso (credo che si riferisca a dati del 2008). Un piccolo commento: se gli evasori evadessero il 93% di quello che evadono e quel 7% pagato fosse utilizzato per estirpare la fame nel mondo, essa sarebbe estirpata. La fame nel MONDO con il 7% dell'evasione ITALIANA, avete letto bene. Quando i liberals parlano tronfi degli sprechi del settore pubblico potete mandarli tranquillamente AFFANCULO con i numeri.

Specchio completo della evasione fiscale in Italia

La stima è stata fatta da Krls Network of Business Ethics per conto di Contribuenti.it, Associazione contribuenti italiani, elaborando dati ministeriali e dell’Istat.

Totale : 300 milardi di euro l’anno

Imposte dirette evase : 115 miliardi di euro
Sommerso sottrae 105 miliardi di euro
Criminalità organizzata sottrae 40 miliardi di euro
Chi invece ha secondo e terzo lavoro sottrae 25 miliardi di euro
Aree di evasione studiate :
l’economia sommersa,
l’economia criminale,
l’evasione delle società di capitali,
l’evasione delle big company e
quella dei lavoratori autonomi e piccole imprese.
Sommerso
si compone così : I lavoratori in nero sono circa 2 milioni, di questi 800 mila sono dipendenti che fanno il secondo o il terzo lavoro (con un’evasione d’imposta di 25 miliardi di euro).
Economia criminale : Il giro di affari della criminalità è di 120 miliardi di euro all’anno con un’imposta evasa di 40 miliardi di euro.
Società di capitali : La terza area è quella composta dalle società di capitali, secondo i dati del ministero dell’Economia e delle Finanze, il 78% circa delle società di capitali italiane dichiara redditi negativi (52%) o meno di 10 mila euro (26%). In pratica su un totale di circa 800 mila società di capitali il 78% non versa quanto dovuto di imposte dirette. Si stima un’evasione fiscale attorno ai 15 miliardi di euro l’anno.
big company. Una su tre chiude il bilancio in perdita e non paga le tasse ( lo scoprono solo ora)

Inoltre il 92% delle big company abusano del «transfer pricing» per spostare costi e ricavi tra le società del gruppo trasferendo fittiziamente la tassazione nei Paesi dove di fatto non vi sono controlli fiscali sottraendo al fisco italiano 27 miliardi di euro.
lavoratori autonomi e delle piccole imprese con evasione dovuta alla mancata emissione di scontrini, di ricevute e di fatture fiscali che sottrae all’erario circa 8 miliardi di euro l’anno.
«Di fronte a un fenomeno così diffuso», afferma Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it, «bisogna riformare la macchina dell’amministrazione finanziaria, puntare su interventi congiunti di tax compliance, incentivare i controlli da parte della Guardia di finanza ed estendere gli studi di settore a tutte le imprese».

Ma “davvero” a tutte? Vuoi vedere che gli indici degli studi di settore saranno fatti in modo che per magia scopriremo che rende di più fare il ciabattino che aprire una banca?

Vogliamo scommettere? E vogliamo scommettere che avrebbero molti ed illustri ed arcinoti supporter? Insomma se ne farà la solita mezza cosa che mirerà a “succhiare dai poveri” quello che i ricchi non danno manco morti. Basterà stavolta fare passare per ricco non chi introita bel 1200 euro al mese, ma chi supera, maledetto capitalista i 500, ed il gioco è fatto, la base della piramide da cui succhiare si allarga , e la cima.. gode. Si tratta di aver pazienza, i vampiri non muoiono … e tornano.

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